Questa è una ricetta speciale: non si tratta di un semplice pan di spagna alle fragole farcito con panna, cioccolato bianco e fragole, ma è un messaggio.
E’ la mia adesione all’iniziativa “La nostra ricetta contro il Cyberbullismo”: questo fine settimana sarò in Sicilia per partecipare a Cibo Nostrum, la grande festa della cucina italiana che si terrà dal 20 al 22 Maggio tra Taormina e Zafferana Etnea, i cui ricavi verranno devoluti anche al Moige, a favore della campagna di sensibilizzazione contro il Cyberbullismo.
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Mai titolo fu più difficile da creare: come chiamare questa mini guida di posticini romani? Non in tutti sono stata a mangiarci, quindi non posso parlarne come de “i migliori ristoranti romani”; sostanzialmente state per leggere una raccolta dei miei preferiti e dei suggerimenti ricevuti su Instagram che ho selezionato per voi, posticini esteticamente carini da provare nella capitale!
Roma sembra offrire un’infinità di scelte: in centro troviamo trattorie ad ogni angolo, i bar aprono uno di fronte all’altro, valutare i ristoranti con TripAdvisor diventa un’impresa perché non si sa da dove iniziare ed ecco, quindi, che la mia mini lista vi salverà la vita – la modestia è la prima cosa.
Ho inserito i link diretti ai siti dei vari locali, così da poter visualizzare più foto e più recensioni, e la zona in cui si trovano, per facilitarvi la ricerca (la qualità di alcuni scatti è peggiore perché li ho dovuti scaricare da Facebook).
Tonnarello (Trastevere)
Tovagliette personalizzate, primi squisiti serviti direttamente nelle padelle, carbonara fine del mondo e ottima pinsa – con possibilità di mangiare anche all’aperto!
Si sta avvicinando il giorno più temuto dai fidanzati, la festività che porta con sé l’ansia di regali all’altezza “perché sennò vuol dire che non mi ami abbastanza” e allora io li vedo i ragazzi che stanno lì a scervellarsi e buttare giù idee
-“Trovato: le compro un paio di orecchini!”
-“Ma ha i buchi alle orecchie?”
-“Le compro una maglietta carina”
-“Che taglia indossa?”
-“Le prendo una borsa!”
-“Quale colore le piacerebbe?”
-“Ok, la porto a cena fuori e le regalo le rose.”
Super originalità! Per non parlare di chi regala le stelle, che poi io vorrei capire: chi vi assicura che un attestato di carta scaricato da qualche sito online svedese con 20€ vi garantisce che quella stella esista e si chiami veramente “Annarella Amore Mio”?
Ad ogni modo, un post per San Valentino dovevo scriverlo per forza, potevo mai mancare all’appello solo io? Però, vi avviso: non sarà uno di quei centomila articoli di suggerimenti per i regali più belli di sempre (sveglia a forma di cuore, cuscino con le vostre facce – piuttosto single a vita -, orologi, borse dell’acqua calda a forma di cuore e candele profumate viste e riviste), tantomeno una raccolta di mete da sogno da fare con la vostra metà (e spendere un patrimonio: ci volevano loro a suggerire la cena romantica al tramonto in spiaggia a Bora Bora!).
Probabilmente sono l’unica al mondo ad organizzare mega party di onomastico come fossero matrimoni ma, a mia discolpa, posso dire che per me ogni occasione è buona per festeggiare (ed ecco spiegato il mio amore per Halloween, San Valentino, Ferragosto, sostanzialmente le feste più insulse di sempre).
Funziona un pò come la citazione “mangio dolci perchè da qualche parte, lì fuori, è il compleanno di qualcuno”.
Quest’anno, per il mio onomastico, ho organizzato un Tea party di Buon Non Compleanno (ma quanto sono simpatica?) a tema Alice in Wonderland con dress code “colori pastello” (a Gennaio, apposta per mandare in crisi i miei amici!)
Come si organizza un tea party a tema Alice in Wonderland?
Mi sa che mi conviene creare una nuova rubrica “modifica le foto con Martiipal” perchè ormai mi chiedete video tutorial ogni volta che posto il prima e il dopo di un’immagine modificata su Instagram (facendomi sentire la maga dell’editing, quando in realtà sono solo una cretinetta che sa usare un paio di app sul cellulare vi amo ciao).
Oggi impariamo a modificare gli sfondi delle foto, la vista dalle finestre, rimuovere qualche dettaglio che non ci piace utilizzando solamente Picsart (app di editing gratuita per cellulare), vi mostro due esempi di prima/dopo, nel primo modifico il pavimento ed elimino le grate sul tavolo, nel secondo modifico la vista fuori dalla finestra creando un bar che esiste solo nella mia fantasia:
Ogni volta che posto sul mio profilo Instagram, nelle stories, il “tap to edit” (ovvero il “prima” e il “dopo”) delle foto che poi pubblico in galleria, impazziscono tutti: mi arrivano tantissime richieste di spiegazioni, qualche accusa di stregoneria e una pioggia di complimenti.
Quello che vorrei mostrarvi oggi è che, in realtà, modificare le foto come faccio io non è per niente complicato: lungi da me incoronarmi paladina delle modifiche, so usare le basi di Photoshop perchè a quindici anni gestivo un paio di forum di grafica, ma niente più di questo.
Io lo so che queste introduzioni nessuno le legge, lo so che siete tutti lì con l’acquolina in bocca a scorrere l’articolo per capire se avete in casa tutti gli ingredienti, che siete ipnotizzati dalle foto e che queste quattro chiacchiere non interessano a nessuno. Ma – c’è un “ma” – io un paio di curiosità ve le voglio scrivere: cosa vuol dire “chocolate fudge cake”? Il fudge, “caramella fondente” secondo google translate (non so se fidarmi), è un dolce tipico americano che si è diffuso in tutto il mondo reinventandosi sotto forma di torta molto densa e cioccolatosa, solitamente anche farcita e glassata al cioccolato.
Io la propongo in una versione un pò più “LEGGERA”, con una vagonata di panna che, però, smussa un pò la densità della torta, donando freschezza al cioccolato amaro.
Credo che solo il primo post che ho scritto sul blog mi abbia creato più ansia di questo: come raccontare di tutte le cose che mi sono successe quest’anno facendovi capire quanto ho sofferto e quanto ho gioito, scegliendo le parole adatte per non sminuire nessun attimo di questo anno folle, raccontandomi senza scoprirmi troppo – perché, per quanto trasparente io voglia essere con voi, ci sono delle cose che devono rimanere private – ma facendovi arrivare tutto?
Lo so cosa pensate di me: che viaggio tantissimo, che ho una vita fantastica, che sono fortunata.
In parte è così, ma non è tutto oro quel che luccica.
Ho vissuto i mesi peggiori della mia vita, costellati dalle esperienze migliori di sempre, in un contrasto che mi ha fatto perdere l’equilibrio, creando vortici di emozioni nuove, difficili da comprendere.